venerdì 25 gennaio 2008

Go back to Black, please...

Inutile negare la mia ammirazione artistica per Amy Winehouse... La prima volta che ho sentito parlare di lei è stato su BBC6 radio che ascolto a volte via internet mentre lavoro. Al radio giornale si parlava che la cantante era stata vista uscire da un famoso albergo di Londra tutta insanguinata e c'era il suocero che lanciava un appello alla popolazione: "Vi prego, non comprate più i suoi dischi, altrimenti alimenterete il suo uso massiccio di droga..." E così via, un po' strappa lacrime e un po' (così mi sambrava) da incentivo a correre immediatamente ad acquistare una copia del suo secondo album, Back to black appunto. I suoi problemi con la droga sono ben noti, non a caso il singolo che l'ha fatta esplodere planetariamente s'intitola Rehab, ma la sua voce mi fa venire la pelle d'oca e il suo look da starletta anni Cinquanta andata a male, con le gambe storte, i capelli cotonati come se avesse da nascondere un nido di piccioni, la fiezza bianca stile Monster e quei 6 cm di eye-liner di troppo, ti comunicano tutta la sua fragilità di artista di razza. Ma perchè ha sentito l'esigenza di diventare bionda? Questo proprio non glielo concedo!

1 commento:

Anonimo ha detto...

incuriosito ho ascoltato sul sito di amy e comprato qualcosina da itunes. ha proprio una bella voce e le musiche sono un mix tra passato e presente. mi piace e piace anche a erni che se la spassa cercando di ballare... o forse è già attirato da questa tipologia di donne?